Ardovia ~ *Dalninil sussun dalninuk oloth*

Ardovia
Molto tempo fa in un regno elfico chiamato BiancoSalice , Insediatisi nella piccola foresta di Andorr in Valdora all’alba dei tempi,nacque una principessa elfica chiamata rouge. La ragazzina dai capelli color del cielo crebbe felice protetta dalle fronde dei grandi alberi della sua terra,e fu prescelta dal grande albero come portatrice della luce. Quel giorno alla soglia dei suoi 13 anni la madre,una bellissima elfa bianca ,ed il patrigno un drow fuggito dal più profondo entroterra convertito poi alla luce,la legarono indissolubilmente alla magia,i suoi mori capelli divennero color del cielo e dentro di lei ,venne piantato il seme della luce,che crebbe a ogni suo respiro le sue radici ormai parte del cuore , i suoi rami avvolti ad ogni vena di quel corpo. La vita trascorreva tranquilla in quella valle fino a quando una terribile notizia giunse al castello. Il sole era ancora alto e l erba dei prati verdissima si muoveva seguendo i soffi del vento quando un cavaliere giunse portando un importante proposta al re di BiancoSalice: una proposta di matrimonio. Il regno di BiancoSalice era stato isolato da tempo dal resto degli elfi del nord ed ormai il sangue del casato di BiancoSalice era diventato una minoranza all' interno delle terre del regno,importante era dunque garantire una progenie forte e numerosa che potesse prendere il comando e tramandasse il cognome dei BiancoSalice,ecco dunque che il re decise di accettare una cosi allettante proposta e di donare la sua unica figlia Rouge al principe di un regno molto potente ,Ser Aranlin di Orian , con lui BiancoSalice sarebbe stato al sicuro grazie al gemellaggio con il suo regno natio e di certo vi sarebbe stata prosperità e crescita nelle sue terre oltre che una progenie valorosa e forte.La principessa ricevette la notizia seduta ai piedi del grande albero dove era solita fermarsi a leggere,un giovane elfo fu incaricato di tal compito e nonostante ella non volesse accettare questo destino dovette arrendersi al volere del padre dopo molte e lunghe discussioni. Le sue giornate divennero una triste attesa del fatidico momento; Lacrime e sussulti vennero ascoltati dal bianco salice, speranze e preghiere perché qualcosa succedesse. La notizia di quest'unione imminente viaggiò attraverso il lago del silenzio e superò perfino le fronde del grande Bosco D'oro giungendo fino alle orecchie del re Doralith, sovrano del regno di valle oscura. Questo potentissimo regno di elfi oscuri votati all' guerra sorgeva in una valle senza essere mai toccato dal sole, li tra i nidi dei grifoni ,gli elfi maledetti s allenavano affilando la loro arte diventando ogni giorno più potenti, tuttavia un unione tra gli elfi bianchi di Bianco Salice e il regno del principe Aralia avrebbe potuto minacciare la loro indiscussa,fino ad allora, supremazia. Poteva lui accettare un tale evento?Notti e giorni in compagnia della sua spada passarono fino a che decise,non potevano permettere quell' unione, e fu così che il sovrano oscuro decise di richiamare il suo esercito mettendogli a capo il suo unico figlio, il principe Hates. Il principe frutto di un unione proibita tra un elfo della luce,morta dandolo alla nascita, e il re nero era il più potente guerriero mai visto a Valle Oscura abile con le armi e spietato come nessuno ricevette con piacere l ordine di marciare verso BiancoSalice.Fin da piccolo il giovane principe aveva coltivato in se l odio lasciando che diventasse parte di se,il suo nome non era stato scelto a caso ma per la pelle nera che lo aveva reso riconoscibile tra tutti già da bambino. S'era allenato a lungo e sembrava non stancarsi mai mentre con maestria maneggiava le pesantissime spade e temprava il suo corpo. Truppe di elfi oscuri marciarono senza sosta verso la città di BiancoSalice, che intanto era immersa nei festeggiamenti per l'imminente matrimonio,la raggiunsero,e ne intinsero di rosso il selciato uccidendo chiunque si ponesse loro davanti;il re bianco impotente davanti a tanta violenza convocò il circolo dei maghi e insieme invocarono un antichissima magia in grado di allontanare dal regno ogni elfo oscuro tracciando un confine magico ed invalicabile,mentre i maghi erano intenti a richiamare il loro potere e a formulare l incantesimo,nella sala del trono al grande castello, la principessa Rouge ribellandosi alle guardie che volevano tenerla al sicuro nelle sue stanze ,decise di lanciarsi nella battaglia e lì incontrò il sanguinario Hates,si batterono a lungo dando fondo a ogni energia perché nessuno dei due voleva soccombere troppo orgogliosi per non primeggiare. Lame e verbo si scontrarono in un duello senza eguali .Al castello il circolo dei maghi riuscì finalmente a racimolare la magia necessaria per l incantesimo e ad un tratto ogni elfo oscuro si vide trascinato fuori dalle mura del regno respinto da una cupola di luce. Il principe mezzosangue, non respinto dalla luce,si ritrovò cosi in minoranza e fu costretto a nascondersi nell'oscurità usando uno dei suoi poteri innati per tramutarsi in ombra. Finalmente riappacificati e in apparente pace tutti gli abitanti di BiancoSalice si misero all'opera per soccorrere i feriti e ricostruire ciò che quel orda di elfi oscuri aveva distrutto,mentre la principessa Rouge scoperta fuori dal castello, fu confinata nelle mura della reggia,rea di aver disobbedito al padre. Triste come non mai, ella decise così di ritornare in meditazione sotto le fronde del BiancoSalice. Camminò piano e senza timore del tutto ignara di essere stata, per tutto questo tempo,seguita da chi celato nell'ombra aveva mal sopportato d'essere risultato nello scontro alla pari d una principessa . L'antico albero che sorgeva al centro del castello ,magico e bianchissimo aveva sempre rasserenato la principessa ogni qualvolta essa ne aveva avuto bisogno ed anche ora sembrava donarle la serenità perduta .Il principe Hate rimasto fino a qual momento nell' ombra giudicò quel momento propizio per un attacco; la principessa poteva essere un ottima pedina di scambio nonché un ottima preda, li ,ai piedi di quell'albero, sola ed indifesa,spogliata dell'armatura non sembra essere poi molto pericolosa;forte della sua spada si lanciò ai piedi del grande albero che tutto conosce e tutto illumina,le sue fronde rivelarono subito alla luce spogliandolo della magia che fino a quel momento lo aveva reso invisibile , e fu cosi che iniziò un nuovo duello. L albero indeboliva i poteri del potente principe mentre agevolava con la propria luce quelli della principessa che colta di sorpresa cercava di difendersi da questo inaspettato attacco. Il corpo di fiero mentre ogni suo muscolo si tendeva nel tentativo di contrastare la luce e mentre i due i due facevano scontrare le armi,i capelli azzurri di lei sciolti al vento inebriavano dando un nuovo sapore a quel duello. La spada contro la staffa, la luce contro l ombra finché il fato beffardo fece inciampare il principe Hate in una radice del salice ed egli cadette proprio sopra la sua incredula nemica sovrastandola con il proprio corpo,finirono entrambi a terra e i loro sguardi si incrociarono,bastò quel istante quel solo sguardo che furono ipnotizzati l uno dall' altra, le loro labbra si congiunsero come fossero state create solo per quel momento, per quel dolcissimo bacio proibito segno di un legame che appena nato era già fortissimo. L'emozione travolse i due innamorati che non si accorsero d'essere stati visti dall'antica strega Jerandil che furibonda ed indignata per quel gesto decise di maledirli dall' alto della sua torre facendo spuntare loro le corna così che tutti vedessero il peccato che avevano commesso dandosi quel bacio,la principessa sconvolta portò le mani alla testa sondando con esse quelle orribili protuberanze che ora svettavano tra i suoi capelli mentre l elfo oscuro non sembrava troppo turbato d'essere stato segnato da un simbolo demoniaco e fu allora che il guardiano dell'albero comparve,convinto dell' ingiustizia di quel gesto,decise di far loro dono di rose che veloci si insediarono su quelle indegne corna,mutandone il significato con segno di amore e pace,e con tono calmo parlò disse loro,Jeraldine prima che possiate proferir parola vi avrà condannato a morte ed il gran consiglio non vi salverà>I due ancora sconvolti da ciò che gli era appena successo lo guardarono senza saper cosa dire. L'elfo oscuro non avvezzo all' amore, che mai aveva provato pietà verso nessuno e mai credeva di poterne provare,controbatté velocemente la giovane si spostò subito da quel corpo contro il quale ancora era appoggiata gli risposte stizzita,il guardiano si intromise preoccupato da quella prima già accesissima discussione "miei giovani promessi questa vostra unione m'era già stata predetta siete stati scelti ed è l albero che me lo conferma * la principessa lo guardava sconvolta da ciò che le stava venendo rivelato * mai più farete ritorno in queste terre ed il casato di BiancoSalice morrà sotto le spade di quello di Orian e niente e nessuno potrà fermare questo * gli occhi azzurri della principessa si riempirono di lacrime ed il giovane principe oscuro fu rapito da quella visione, il suo cuore perse un battito ed il suo cuore non sussultava mai davanti a delle mere lacrime per qualcosa che infondo non lo riguardava,il guardiano continuò * mentre questo massacro avverrà voi sareste molto lontani * * non lascerò mai il mio popolo * disse lei sicura interrompendo l anziano saggio ,il guardiano la guardò severo * e invece dovrai o morirete entrambi in questa battaglia tu sei stata prescelta,in te la luce ha trovato la propria casa non sta a te decidere del tuo futuro * Tutto si fece bianco e come per magia furono teletrasportati lontano dal regno del BiancoSalice, su una montagna. * Dove?* chiese in un sussulto mentre il principe estraeva la spada guardandosi intorno pronto a scorgere qualche minaccia * dove ci hai portato?* chiese al guardiano ma lui parve non sentirla e continuò a parlare * Qui su questa roccia fonderete il vostro regno ,grande prosperità e lunga vita ai nuovi sovrani,datemi le mani * entrambi parvero non volenterosi di dare a quell'anziano saggio il proprio arto, ma come se il loro corpo non fosse più sotto il loro controllo ,si muovetterò entrambi porgendo le proprie mani all'elfo bianco che le unì ,sancendo cosi il loro legame sacro,con parole dell'antico idioma magico, puntò poi il suo vecchio bastone a terra, il suono di quel gesto rimbombò nella valle. Da quel solco sorse un albero bianco della vita, cuore del regno appena nato,fiori ed erba già adornavano la brulla terra ,il regno di Ardovia era nato senza che ancora il suo re e la sua regina sapessero d esserlo,ed il guardiano scomparve senza consentire a nessuno dei due di la ben che minima domanda .Ora erano soli, due sconosciuti ,soli in una terra da scoprire. I due si separarono fin da subito l' uno andò a est l altra a nord ,vicino al grande albero bianco, erano troppo diversi,le farfalle raggiunsero quelle terre e si appoggiarono sicure sulla regina azzurra sua sorella aveva saputo ciò che era successo e le aveva mandato le sue messaggere * o cara sorella * sospirò lei ,pianse giorni e giorni con la sola compagnia di quelle farfalle unico tramite tra se e la sorella che preoccupata non sapeva come aiutare l' elfa azzurra con la quale aveva stretto un legame cosi forte da diventare sorelle , sorelle per scelta. Le lacrime furono cosi copiose che divennero rosse, color del sangue mentre ella giaceva immobile come fosse una statua,come fosse parte di quel albero che tanto le ricordava il BiancoSalice dov'era cresciuta. Hate nel frattempo aveva creato la sua dimora,s'era fabbricato delle armi e coltivava i funghi più velenosi della terra , un ghigno adornò il suo viso mentre maneggiava una manita falloidee ,il cui veleno mortale avrebbe assicurato morte dolorosa a chi ne fosse entrato in contatto. Continuava la sua esistenza come se tutta quella faccenda non l avesse poi turbato,non aveva mai avuto legami con nessuno ,non l era difficile fare a meno di chi risultava essere più un disturbo che una compagnia. In una delle sue battute di caccia alla ricerca dell'orso che aveva osato razziare le sue riserve di cibo capitò senza rendersene conto ai piedi del albero della vita. Nella sua mente apparvero le immagini dello scontro di quella sera mentre sentiva un profumo familiare portato dal vento ,la principessa doveva trovarsi ancora li pensò e con lo sguardo la cercò .Nonostante non volesse ammettere che il trovarsi li non fosse poi un caso fortuito la direzione in cui s'era mosso non era certo sconosciuta a un esploratore esperto qual'era. Non impiegò molto tempo a scorgerla ;eccola li seduta su una radice v'era la figura spenta della principessa sembrava essere una statua,pareva non essere più in vita,fece alcuni passi verso di lei ,ma ella non aprì gli occhi ne sembrò essersi accorta di lui,l'elfo oscuro calpestò di proposito un ramoscello rendendo più palese la propria presenza senza però ricevere alcuna risposta,con una mano andrò a sfiorare i capelli azzurri che tanto l avevano affascinato,erano morbidi al tatto come se li era immaginati * principessa * la chiamò ,non ne capiva la ragione ma sembrava essere ovvio ormai che il suo cuore aveva scelto quella creatura come sua unica padrona ,e lui che mai era stato battuto doveva ora deporre le armi,s'era perso davanti alla luce, la giovane elfa parve destarsi e uno sguardo di ghiaccio ora si specchiava nel suo ,i due volti così vicini da sfiorarsi quasi ,l elfo portò una mano al suo volto sfiorando la scia rossa che rigava quella guancia,in un gesto familiare ,poi si allontanò di poco facendo qualche passo e le porse una mano invitandola a seguirlo,la giovane lo guardò cercando di capire cosa fare,e poi si alzò concedendo la propria mano,assieme si allontanarono da quell' albero e lentamente impararono a conoscersi,fiacche sicuro di se egli le chiese "diventate la mia regina ,fondiamo il nostro regno ,saremo il giorno e la notte e nulla potrà fermarci" e fu cosi che la profezia del guardiano del albero ebbe compimento ora quelle terre avevano un re ed una regina. I giorni passavano, il villaggio diventava sempre più grande.,da una casa sola ne nacquero a centinaia ,e con esse anche i malumori,nuove genti giunsero da ogni dove alcune per unirsi al regno altri per distruggerlo ,spargendo parole e dicerie. Una giovane elfa del bosco arrivata da molto lontano fece crescere i fiori ,giovane e bella dallo sguardo incantatore quanto il suo nome d'origine orientale si offri di diventare custode del giovane bosco che timido provava a crescere su quelle terre ,e non fu la sola a offrirsi come sostenitrice di quel regno appena nato anche un sangue misto ed un vampiro di altri regni decisero di lasciare le proprie casate attirati dalla luce del salice e perfino un paladino ,ramingo ed esploratore di molte terre volle unirsi al regno. Il sangue misto scappato da sevizie e sperimentazioni divenne il protettore degli animali di quelle terre un ala bianca ed una nera insieme a delle zampe possenti lo facevano muovere cosi velocemente che invece d uno parevano 10 i guardiani messi a custodia di quegli animali ,mentre il vampiro lasciò la via del sangue e si votò al vento ed alla luce divenendo guardiano della luce e della sua regina,mentre il nobile paladino divenne un suo consigliere strettissimo. Altri elfi e creature giunsero da ogni dove e si unirono al regno nonostante prima dei normali dissapori, poi delle discussioni sempre più accese presero largo nelle giornate di Ardovia,diventando argomento quotidiano di tutti ,fiacche tra re e regina fu guerra aperta e il regno tutto fu scosso da questi tumulti. I riti di passaggio si susseguivano alcuni per portare la luce nel cuore altri per votarlo all' oscurità sul altare di pietra costruito in cima su delle rocce nel punto più alto del villaggio. Le parole rimbombavano nel villaggio,urla e grida provenivano dal castello e nel villaggio cominciarono a spargersi dicerie sull' imminente separazione dei due regnanti. Gli amici di corte circondavano la regina consolandola e alimentando ancor più voci e dicerie. Mentre ella sempre più chiusa in se stessa cercava conforto in lettere e messaggi inviati alla sua amata sorella .Il re invece nei meandri delle segrete, stava solo meditando e covando quel odio che sempre era stato parte di se .Una notte, alle soglie del autunno ,la regina era ormai il procinto di partire, dopo un ultima lite furibonda dov'era stata offesa,il cavallo la stava aspettando e le valige erano già pronte ,i suoi fedelissimi l attendevano vicino alle scuderie per salutarla. Era quasi salita in groppa al proprio destriero ,dopo essersi attardata a lungo nel salutare coloro i quali s'erano radunati li nel tentativo di dissuaderla dal compiere questo drastico gesto,quando le porte del castello si aprirono e comparve la figura del re ,che a passo veloce li raggiunse,gli elfi si allontanarono subito spaventati dallo sguardo di quel elfo oscuro che sembrava essersi incattivito nell' oscurità del castello .Il re e la regina rimasero soli ed egli la supplicò di restare,avrebbe lottato per mantenere vicino a se la sua luce le disse, avrebbero trovato le una soluzione assieme e le cose avrebbero ripreso il loro normale corso. La regina lo guardò e le stelle e il profumo della notte le inebriarono i pensieri ,l amava non poteva abbandonarlo e anche se tutto sembrava essere difficile non riuscì a dire di no a quella voce scura che gli proponeva d allontanarsi dal regno e dai suoi doveri per ritrovarsi in un luogo nuovo ,dove riscoprire quel legame cosi forte che li aveva portati fino a li. Insieme lasciarono dunque il regno lasciando alla fedele marie ,elfa oscura nonché sorella del re , il comando del regno .Poche ore di cavalcata bastarono a riavvicinarli facendoli sentire innamorati cm erano un tempo. Ogni preoccupazione ogni discussione scivolò nell' oblio di quei momenti,il re oscuro propose alla sua regina di recarsi dove ella era nata cosi ché potesse rivedere i colori della terra che tanto le era mancata e che troppo frettolosamente aveva lasciato,si recarono dunque a BiancoSalice nella vecchia dimora di famiglia. Arrivarono dopo molti giorni presso i ruderi del vecchio castello, l antico salice era ancora in vita e sembrava non aver accusato i segni del tempo ,le sue fronde erano sempre bianche e piene mentre tutto intorno la desolazione e il silenzio avevano preso il posto di case e schiamazzi di quel regno una volta stato prosperoso e fiero. Sorrise ai ricordi mentre insieme al suo unico amore ripercorreva le vie della sua infanzia soffermandosi a raccontare di ogni incontro e di ogni luogo che la sua memoria ricordasse. Il tempo trascorse velocemente e ben presto dovettero tornare al loro regno la regina era molto turbata da questo rientro..e più si avvicinavano al villaggio..più il giovane hate sembrava diventare. scontroso..a pochi kilometri dal regno..le prime discussioni si riaccesero... e subito dopo l essersi sistemati..tutto sembrò risprofondare nella tristezza,come se quei giorni lontani fossero stati soltanto una parentesi,niente più sorrisi..niente più carezze..solo ..eterne inutili discussioni..tanto che ormai...i compaesani non facevano più attenzione alle urla. I due ormai erano tornati come prima della partenza..non si parlavano più...la loro nipote..una bellissima ragazza si avvicinava sempre più al re consolandolo mentre la regina era sempre attorniata dai servitori di corte ,tutta presa ad amministrare il regno assieme al generale oscuro Marie che ormai era diventata per lei punto di riferimento .Il re aveva da tempo lasciato le sue mansioni per dedicarsi a se stesso e alle proprie riflessioni,lasciando il potere in mano alla sorella che come ogni elfa oscura amava il potere e bramava il dominio assoluto. La situazione era insostenibile la regina sentiva dentro di se spegnersi la luce che con tanta fatica aveva alimentato per anni e prese una decisione, avrebbe allontanato il proprio compagno dal regno e coloro i quali l avrebbero seguito sarebbero stati liberi di andarsene e di non tornare mai più. E cosi fece, convocò il re e dopo una violenta discussione egli accettò di allontanarsi dal regno e promise di non farvi mai più ritorno dopo molte minacce e insulti scomparve inghiottito dalle tenebre ,le stesse che lo contornavano quando s'erano conosciuti e che in quelle lunghe notti solitarie aveva rifatto vivere dentro di se. La regina era rimasta sola un regno da governare, un compito arduo messo nelle mani di un inesperta elfa di luce , gli abitanti di Ardovia sembravano tutti essere rimasti al loro posto , lei di certo non dubitava della fedeltà di nessuno e fu cosi che in una notte ,pochi giorni dopo che il re aveva lasciato il regno, si recò nei sotterranei ,e fiduciosa tese le mani verso la sorella del suo unico amore e le chiese di prendere il posto del re, la giovane e ambiziosa figlia delle tenebre acconsentì subito con voce gentile mentre un ghigno malevolo le solleticava l animo pensando al potere che quel nuovo ruolo le avrebbe dato. I giorni ricominciarono a scorrere e tutto sembrava rasserenarsi perfino il sorriso sembrava essere tornato sulle bocche di tutti e poi in una mattinata come le altre in quelle ridenti terre giunse un pellegrino , gli abiti consunti dal lungo viaggio e la bocca piena di parole e notizie portate da quelle terre visitate dalle quali giungeva dopo giorni di cammino intenso. Nella piazza della città seduto a un tavolo della taverna del viandante si rifocillò abbondantemente ,accolto con l' ospitalità tipica di quel regno. Alcuni tra gli elfi che si trovavano li per il consumare il pasto si intrattennero a parlare con il nuovo arrivato mentre altri rimasero in disparte scrutandolo con diffidenza,il giovane sembrava a suo agio mentre ad alta voce parlava di un elfo oscuro re di un regno vicino dai capelli neri come la pece che stava terrorizzando molte delle popolazioni delle terre del nord e che raccontava strane storie riguardo il regno di Ardovia e la sua regina. Seduto in quella piazza un po' in disparte l ex vampiro ascoltava attentamente e con maestria interruppe la conversazione e invitò il pellegrino a visitare il castello rapendolo dalla piazza inducendolo a seguirlo lungo la strada verso il palazzo e dentro esso commentò < credo che dovreste parlarne con la nostra sovrana di queste vostre informazioni e dicerie> E nonostante il pellegrino sembrava titubante all' idea di un confronto con la regina d un regno sconosciuto riuscì ad portarlo al cospetto della regina. Il pellegrino raccontò alla regina azzurra di quest' elfo oscuro sovrano di una famiglia di elfi della notte e dorw ,di come egli fosse comparso dal nulla e avesse sfidato il re di questa famiglia uccidendolo in duello senza precedenti prendendo poi il suo posto,la regina rimase senza parole mentre il viaggiatore descriveva quest uomo temibile, capelli colore della luna ed occhi color del ghiaccio disse ed aggiunse "la cicatrice lungo l addome e la pelle nera"al cuore della regina di luce mancò un battito gli elfi oscuri erano noti per la loro pelle violacea,scura di certo ma non nera "nera?" chiese titubante indecisa sul voler conoscere o meno la risposta a quella domanda " si mia regina nera come il carbone" la giovane innamorata si copri la propria bocca con una mano trattenendo un gemito mentre gli occhi le si annebbiavano ,le gote rigate da scie di luce mentre ascoltava il resto del racconto del viandante. La regina rimase seduta in silenzio tranne per qualche piccolo commento sforzato e un saluto cortese con mirato a mantenere delle apparenza di imperturbabilità che in quel momento le risultava impossibile mantenere. Malelingue! pensò mentre un pensiero triste si azzardava a ipotizzare che quel elfo di cui quel pellegrino aveva parlato fosse il suo principe delle tenebre. Non voleva crederci , non poteva , passò la notte a passeggiare nei viottoli del giardino davanti al albero della vita e alla fine si convinse che l unico modo per trovare pace fosse dirigersi verso regno sconosciuto e quest' uomo che tanto parlava male di Ardovia." ci sarà una spiegazione" mormorò tra se mentre allontanava il pensiero che quel re fosse l uomo che aveva amato. I cavalieri si prepararono in fretta e insieme a lei venne anche il suo braccio destro ,la regina Marie , che informata di ciò che aveva detto il pellegrino sembrava anche lei essere curiosa e all'oscuro. Al galoppo "gridò la regina" mettendosi a comando del drappello di elfi e senza sosta in una marcia serrata si diressero nella foresta seguendo la mappa tracciata dal pellegrino, cavalcarono giorni e notti senza quasi riposo fino a non sentire più le gambe fino a non sentire più il dolore della sella e finalmente all' alba del quarto giorno arrivarono alla terra dei drow dove i raggi del sole non arrivavano mai tracciando una linea ben visibile tra ciò che verde e lussureggiante era regno di luce e ciò che spoglio e sinistro cresceva su quelle terre e proprio li all' ingresso di quelle terre trovarono un manifesto appeso a ogni albero "nozze reali " titoleggiava il foglio e fu impossibile , anche per gli occhi della regina , non scorgervi il ritratto perfetto del suo principe oscuro che faceva bella mostra di se accanto a quello di una giovane elfa dai tratti gentili; non poteva crederci ,la regina azzurra strappo uno di quei fogli e cadde sulle propria ginocchia che instabili già da prima ora non la reggevano più. La regina oscura Marie prese dunque il comando aiutandola a rialzarsi e sorreggendola ordinando al gruppo di fare marcia verso casa mentre con parole accorte tentava di far parlare l efla di luce che pallida come non mai sembrava non essere più in grado di proferire parola. Si fece notte in un baleno anche se il sole era alto nel cielo mentre si faceva ritorno nelle terre di Ardovia.La regina si rinchiuse in una torre rimanendo li sola .Intanto nel regno iniziarono a giungere i mercanti per la festa del grano, portavano i manufatti di altre terre , alcuni la frutta chi gli utensili altri stoffe ma tutti un gran brusio. E mentre Marie, la sorella dei re oscuro, spadroneggiava nel regno senza che nessuno intervenisse,si diffusero le voci , molti racconti ,storie di tradimenti e di congiure. Ma non tutte erano maldicenze. La regina Rouge sempre più sola vide andar via le sue più fedeli ancelle, e alla fine anche la regina oscura Marie, la tradì ricongiungendosi al fratello,l ex re hate, quando il piacere derivato da quel potere s'era fatto per lei noiosa routine. Fu cosi che la regina di luce e decise di lasciare il trono,posò la tiara sul velluto azzurro della preziosissima sedia di legno intagliato ,e correndo si allontanò dal castello ,;la videro sulla sponda de lago del silenzio, da sola a bordo di una barchetta ,il vento le scompigliava i capelli e la nebbia era fitta mentre scompariva dalla vista degli elfi che si erano radunati lungo la riva .Nel regno si diffuse il panico , avevano perso la loro guida entrambi i regnanti li avevano lasciati era quindi la fine? qualcuno preparava già le valige mentre un cervo dei boschi che da sempre frequentava le foreste del regno decise di muovere i suoi potenti zoccoli e correre veloce per la selva con l intento di trovare un emissario della regina delle farfalle, la sorella della regina di luce era l unica che poteva fare qualcosa e scongiurare la fine del regno , doveva avvisarla. Il cervide trovò delle farfalle nel regno delle fate e le inviò dalla loro regina"veloci le incitò" e poi corse al lago del silenzio deciso a raggiungere Rouge. Ed il messaggio arrivò la Regina delle farfalle Luth lasciò ogni cosa e senza esitare richiamò a se il vento e sollevata da tante ali colorate arrivò in poche ore alla sua metà. Per lei indovinare dove si trovasse la sorella non era poi cosi difficile ed infatti la trovò esattamente dove aveva previsto . Rouge era immersa in un silenzio innaturale sotto il vecchio salice, l antico albero della vita che tra le rovine del vecchio regno degli elfi grigi faceva ancora sfoggia di se,seduta su una delle sue radici accanto al grande cervo che già l aveva raggiunta e che si stava docilmente facendo accarezzare consapevole del potere tranquillizzante che il passare le dita tra il suo pelo avesse per la regina di luce . Le due sorelle parlarono a lungo. Tra parole concitate e sussurri appena udibili la regina azzurra raccontò tutto alla cara sorella con la quale aveva un voto di sangue oltre che un legame profondissimo , ed ella ascoltò con attenzione alla fine aiutata dal cervo, convinse la sorella a fare ritorno ad Ardovia.Lei l avrebbe sostenuta,lei l avrebbe protetta ,Ardovia sarebbe stato presto il regno di due sorelle, ma prima c'era una questione da risolvere. Marie,la sorella del principe oscuro, aveva organizzato un piccolo gruppo di soldati per distruggere quello che di Ardovia era rimasto convinta del fatto che non ci sarebbe stata opposizione e che sarebbe stato semplice deportare gli elfi rimasti per convertirli all' oscurità .Niente poteva ingrandire il suo ego più di ottenere la loro fiducia incondizionata e diventare la loro padrona assoluta . Le due sorelle tornarono velocemente nelle terre del regno e nello stupore generale la regina delle farfalle potrò sua sorella al castello rimandando le cerimonie per il ritorno e le spiegazioni a dopo, creò due coppie di farfalle e le donò alla regina azzurra * veglieranno i tuoi sogni sorella le disse mentre la conduceva nelle sue stanze * devi riposare * le disse ,sapeva bene che l intensità luce era diminuita indebolita dal dolore della sua portatrice e con essa il potere della magia,anche l albero della vita aveva perso molte foglie * e Marie?* chiese la regina azzurra preoccupata * non temere sorella ci sono io ,veglierò il tuo sonno e al tuo risveglio tutto sarà risolto la regina Rouge chiuse gli occhi e in un attimo cadde in un sonno profondo. Le farfalle danzavano felici attorno all' elfa azzurra addormentata quando Luth, la regia delle farfalle,chiuse le porte delle stanze regali diretta verso la foresta oscura,doveva agire e doveva muoversi in fretta , suo padre l avrebbe aiutata,veloce come un soffio di vento del nord arrivò alla casa del padre, un angelo caduto che aveva vissuto con i lycan e s'era nutrito cosi tanto di sangue elfico da avere assunto alcuni tratti di quella specie tramandandoli alla sua progenie ; solo egli viveva ai margini della foresta oscura , le sue ali maestose nascoste sotto un mantello * figlia * l accolse abbracciandola, gli occhi illuminati dalla gioia di rivedere la sua adorata luth mentre l abbracciava .Dopo essersi accomodati ascoltò preoccupato il racconto della piccola e al termine sentenziò sicuro * la luce ad Ardovia è debole e anche l albero della vita perde le sue foglie perché la regina è indebolita e tu da sola non potrai difendere il regno * la regina delle farfalle si incupì * da elfa di luce quale sei non potresti mai ma...* la ragazza alzò il volto " ma?" c'era una speranza?* quanto desideri salvare questo regno?* * padre per me è tutto ,devo aiutare mia sorella rispose risoluta * sei disposta a rinunciare alla tua luce?* * cosa?* la giovane non riusciva a capire cosa il padre volesse suggerirle * se vuoi salvare il regno dovrai corrompere la tua luce, andare nella foresta uccidere una creatura indifesa che mai aveva fatto male a nessuno e bagnarti con il suo sangue , rinnegare la tua fede e le tue origini, per essere maledetta e da rinnegata tramutarti in un elfa oscura ,perderai per sempre una parte di te ma acquisterai un potere inimmaginabili ,la tua magia diventerà pericolosa e incontrollabile e avrai la possibilità di proteggere ciò che ti è tanto caro, ma figliola ..non potrai più tornare indietro * con una mano sfiorò la gota della regina delle farfalle che con sguardo triste chiese * padre dove avete messo il vostro pugnale?* * è li figlia * glielo indicò , la ragazza lo prese e senza voltarsi indietro ne aggiungere parole si recò nella foresta lasciandosi alle spalle la casa del padre che era rimasto seduto su una delle sedie del portico e fiero la guardava augurandole di riuscire a portare in termine il suo intento. La ricerca della propria vittima si rivelò subito difficoltoso ,mentre sussurrava alle proprie farfalle saluti e scuse cercando di prepararsi a perderle per sempre , non v'era tempo per esitare si ripeteva continuando a camminare .Un coniglietto bianco zampettava ignaro di essere stato scelto per quel sacrificio,mentre Luth si spostava nel bosco intricato fino a scorgere quel piccolo essere nella radura. Un balzo veloce le bastò per arrivargli addosso e con il coltello di suo padre, che già aveva sfoderato, tranciò in un solo colpo il collo di quel dolce animaletto innocente sporcandosi le mani di sangue,le sfuggi una sola lacrima che silenziosa bagnò una guancia mentre sicura portava quella creatura dal sangue ancora caldo alle labbra,per compiere il proprio destino, la collana, cristallo di luce che portava al collo, divenne da azzurra nera, in un attimo, i suoi biondissimi capelli si tinsero di rosso come fossero stati immersi nel sangue di quel piccolo coniglio che giaceva ora esanime tra le mani della regina luth,le farfalle morirono cadendo a terra accanto alla ,ormai ex regina delle farfalle,con una mano ella le raccolse sporcando le loro ali di rosso,piangendo sulle proprie mani diventate bluastre per il cambio di colore della propria pelle conseguente alla maledizione che già l aveva colpita e mutata * fedeli siete state e mi mancherete * baciò quelle ali che fino ad allora l avevano accompagnata , dentro di lei la rabbia e l oscurità presero piede ,dentro il suo cuore la maledizione aveva ormai fatto il suo corso e la sua magia stava mutando,lascò quel piccolo coniglietto,li a lasciandosi guidare da quei nuovi sentimenti che sorgevano in lei. La notte passò inquieta e lasciò presto il posto al giorno, sentiva la rabbia farsi largo dentro se sopra ogni altro sentimento e la lasciò guidare il suo corpo e la sua voce mentre incitava gli elfi di Ardovia alla difesa dei propri confini. A cavallo brandì la spada, mentre si marciava verso i soldati dell'ex sovrana Marie , urlando e dando sfogo a se stessa con parole che mai avrebbe pensato di usare prima del suo passaggio all' oscurità. I combattimenti durarono un giorno soltanto, l ex regina delle farfalle travolta dal odio spazzò ogni cosa le si presentava davanti, facendo fuggire Marie e sterminando gli altri elfi oscuri che di certo non avevano considerato la possibilità di trovarsi a combattere con un elfa oscura con il dono della magia. Un aurea nera la circondava mentre vittoriosa ma non felice faceva ritorno al castello , una sete di sangue e di potere sentiva crescere dentro se mentre si sedeva sul letto affianco alla sorella , dopo aver congedato l esercito che l aveva affiancata in battaglia. Rouge aveva dormito per due giorni interi ignara di quello che stesse accadendo alla sorella e nel regno ,il respiro era regolare e lento * sorella * il tono più basso del solito mentre una mano ravvivava i capelli della regina azzurra ,sembrava cosi serena che svegliarla le sembrava quasi un crimine ma doveva necessariamente informarla * shorella * la richiamò addolcendo il tono. Gli occhi azzurri di Rouge si aprirono e spalancarono davanti al nuovo aspetto di quel che a stento riconosceva come sua sorella ,le spiegazioni giunsero veloci mentre con una mano l'elfa di luce toccava al pelle bruna della sua piccola sorellina che tanto dolce aveva rinunciato a una parte di se stessa per il bene che voleva a lei e al regno di Ardovia, poi notò il cristallo spento ancora appeso al suo collo e gli occhi le si illuminarono * non tutto è perduto * disse mentre allungava una mano verso esso , la pietra si illuminò di colpo e tornò azzurra e lucente , forse pensò Rouge, mentre cercava di pervaderla con la propri magia . La pelle della regina delle farfalle rispose alla luce e tornò rosata e i sentimenti oscuri si allontanarono rintanandosi in un angolo del suo cuore, ma i capelli rimasero rossi e le farfalle non sembravano voler tornare da lei , l ex regina delle farfalle sorrise tristemente mentre le due si guardavano negli occhi cercandosi in un abbraccio * ho fatto una scelta , non ti preoccupare sorella * le sussurrò stringendola a se. Dopo essersi separate le due erano tornate insieme e insieme adesso avrebbero governato il regno. Presero posto sul trono unite come non mai . Decisero di cambiare , di dare vita ad una nuova Ardovia. Scolpirono le insegne, una lingua di fuoco venne richiamata dalla regina luth, ex regina delle farfalle, e bruciò il terreno cancellando i segni del vecchio impero mentre la regina azzurra cosparse la stessa terra di polvere di luce , facendo nascere l erba sulla terra brulla,ormai,il nuovo regno era sorto, nuova notte per un nuovo giorno che non sembrava più essere possibile.